MUSCHIO…. UN “OSPITE” DA EVITARE

Con la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, è possibile che nel nostro prato si affaccino alcuni ospiti indesiderati. Uno di questi è il muschio.

I muschi sono piccole piante prive di tessuto vascolare caratterizzati da fusti poco sviluppati e strutture fogliformi. Non hanno radici ma Rizoidi e sono diffusi in tutto il mondo prevalentemente in ambienti umidi e all’ombra. La loro comparsa è purtroppo legata a molti fattori dalla natura del suolo e alla manutenzione quali:

  • Presenza di ristagno idrico;
  • Eccessiva acidità del suolo; 
  • Irrigazioni o piovosità eccessiva;
  • Forte ombreggiamento;
  • Parziale mancanza di alcuni elementi fertilizzanti; 
  • Coltivazione di miscugli erbosi non adatti alla situazione del luogo; 
  • Scarsa propagazione del tappeto erboso a causa di parassiti o malattie;
  • Tosature troppo basse.

In presenza di Muschio, per prima cosa è necessario eliminarlo e poi in un secondo tempo deve venire impostato un piano biotecnico di rigenerazione per migliorare il drenaggio verticale del suolo e migliorare la struttura.

Sin da subito è conveniente adottare corrette tecniche di manutenzione in riferimento al taglio e alla prevenzione delle malattie.

Ecco un piano di lotta al muschio da eseguirsi in queste settimane:

  • Taglio basso intorno ai 2,5 cm;
  • Trattamento con 35 gr/mq di fertilizzante antimuschio (Fe); 
  • Aspettare che il muschio inizi ad annerire (di solito dopo 10-15 gg); 
  • Passaggio incrociato a quadrato o a rombo di arieggiatore a lame folli con passo 25 mm.;
  • Eventuale spazzolatura per raccolta materiale di risulta o passaggio di tosaerba con raccolta, meglio con piano anteriore e aspirazione centrale. 

 

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